24.12.09

I panni? laviamoceli da noi


L'inaugurazione delle nuove tratte veloci con i Pendolini bianco-rossi di Trenitalia ci hanno lasciato a bocca aperta ben attaccati ai braccioli delle nostre poltrone casalinghe mentre invitati eccellenti, ministri, sottosegretari (che monteranno sul predellino sempre gratis!) spottavano le Ferrovie Italiane come antagoniste de la Grande Vitesse française e dei collaudatissimi siluri nipponici, a colpi di pacche sulle spalle e calici spumeggianti che nemmeno s'accorgevano delle vibrazioni della nuova grande impresa tecnologica del Bel Paese.
Poi ci siamo svegliati, abbiamo lasciato la presa sui braccioli e ci siamo ritrovati senza treni, senza aerei, senza autostrade, senza spalatori, senza mezzi di soccorso, senza brandine e acqua minerale nei saloni degli aeroporti, senza informazioni, girovaganti stravolti da sedic'ore di viaggio fermi appoggiati alle vetrate a guardare affascinati la neve.
Avremmo dovuto domandarci: "ma a nord di Zurigo e a sud di Rovaniemi come fanno a volare o a prendere un treno?
Massì dice Tremonti: "La crisi è finita, siamo il paese con la più alta ripresa d'Europa, e tutto questo merito del Governo che sforna trenini per VIP e mutismo e rassegnazione per tutti quei comunisti rimasti all'illusione meteorologica marxista-leninista".
Laviamo e stendiamo i nostri panni in casa nostra, piuttosto che sfornare classifiche sognate in tempi di luna piena.

foto©Aleyakke

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